Protezione civile

Ultima modifica 1 aprile 2021

Piano di Protezione Civile

Con l’art. 1 della Legge 24 febbraio 1992 n. 225, viene istituito il Servizio Nazionale di Protezione Civile il cui fine è quello di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da eventi calamitosi. Tale servizio è coordinato dal Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento di Protezione Civile, ed è composto dalle amministrazioni dello stato centrali e periferiche, dalle regioni, dalle province, dai comuni e dalle comunità montane, dagli enti pubblici nazionali e territoriali e da ogni altra istituzione/organizzazione pubblica/privata presente sul territorio nazionale.

I compiti della protezione civile (art. 3) possono essere così riassunti:

previsione delle ipotesi di rischio: consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi e alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi

prevenzione: consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo le possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi sopra elencati anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione

soccorso della popolazione sinistrata: consiste nell’attuare gli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza

superamento dell’emergenza: consiste nell’attuare le iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita

A livello Comunale l’autorità competente per la protezione civile è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio; il Piano di Protezione Civile Comunale (PPCC) è quindi uno strumento di pianificazione basato su specifiche conoscenze riguardanti i rischi del territorio comunale, finalizzato a minimizzare i possibili danni e a fronteggiare le emergenze innescate dallo sviluppo di fenomeni generatori di rischio. Alla base del Piano deve quindi esserci una approfondita analisi delle tipologie di rischio che possono interessare il territorio e, soprattutto, dei possibili scenari di rischio che possono presentarsi per ogni tipologia di evento calamitoso naturale e/o connesso all’attività dell’uomo.

Al verificarsi di un evento generatore di rischio, è di fondamentale importanza predisporre di un piano di semplice consultazione che stabilisca in modo univoco e senza lasciare dubbio alcuno, quali siano le azioni da compiere, chi le deve compiere e in che modo, quante persone e quali strutture e servizi saranno coinvolti e/o danneggiati, quali sono le risorse a disposizione per far fronte all’evento e come diramare l’allarme alla popolazione. Risulta inoltre importante che il Piano Comunale sia in grado di dialogare con i Piani di livello superiore, quali quelli provinciali e regionali, uniformandone i linguaggi e le procedure di stesura.

Il seguente Piano di Protezione Civile Comunale è conforme alla vigente normativa regionale in materia di pianificazione comunale di Protezione Civile, con riferimento alla gestione dell’emergenza, ed al "Manuale Operativo per la predisposizione di un Piano comunale o intercomunale di Protezione Civile", redatto dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2007.

CARATTERISTICHE TERRITORIALI COMUNE DI MAROSTICA
Caratteristiche fisiche
Caratteristiche antropiche

ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Per intervenire in modo efficace al manifestarsi di una condizione di emergenza, è indispensabile che il sistema di comando e le risorse disponibili sul territorio siano organizzate in modo tale da delineare con precisione i ruoli e le competenze di ciascun operatore di protezione civile.
 

Struttura Operativa Comunale (C.O.C.)

Il Sindaco, quale Autorità comunale di protezione Civile, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, si avvale del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per la direzione ed il coordinamento delle attività di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita. Il COC è formato dalla Sala Decisioni e dalla Sala Operativa.

La Sala Decisioni è la sede della gestione coordinata dell’emergenza dove operano le funzioni di comando e di informazione alla popolazione.

La Sala Operativa è organizzata per Funzioni di Supporto, ed è il luogo dove devono confluire tutte le informazioni riguardanti l’emergenza. Per ogni Funzione di Supporto è individuato un responsabile che, in situazione di pace, collabora con il Servizio di Protezione Civile del Comune per l’aggiornamento dei dati e delle procedure, mentre, in emergenza, coordina l'intervento della Sala Operativa relativamente al proprio settore di competenza.

In caso di emergenza, ci si avvale di risorse, ovvero l’insieme di persone, mezzi, materiali e infrastrutture che possono essere utilizzate per far fronte ad una situazione di emergenza. Le risorse di persone, a livello comunale, si riferiscono agli operatori del Corpo di Polizia Locale, ai volontari della Sezione comunale di protezione civile, nonché ai quadri dell’Amministrazione comunale (Vice Direzione Generale Servizi Tecnici, Divisione Infrastrutture e Mobilità, Divisione Servizi Sociali, Divisione Ambiente e Verde). Le risorse materiali e mezzi comprendono le dotazioni organiche dell’Amministrazione comunale, del Corpo di Polizia Locale, delle Strutture di supporto e la disponibilità offerte dalle organizzazioni di volontariato e del mercato privato. Infine, le infrastrutture, che costituiscono il necessario supporto logistico alle attività di protezione civile, riguardano le strutture scolastiche, ospedaliere, alloggiative, gli impianti sportivi, le aree di emergenza (attesa, ricovero e ammassamento), la stazioni di collegamento, i parchi e i giardini.

Aree di emergenza

Le Aree di Emergenza sono spazi e strutture che in caso di emergenza sono destinate ad uso di protezione civile per la popolazione colpita e per le risorse destinate al soccorso e al superamento dell’emergenza.

Le tipologie di aree di emergenza sono:

aree di attesa della popolazione: luoghi di primo ritrovo in cui la popolazione deve dirigersi immediatamente dopo l’evento;

aree di ricovero della popolazione: luoghi in cui saranno installati i primi insediamenti abitativi o le strutture in cui alloggiare la popolazione senza tetto;

aree di ammassamento soccorritori e risorse: centri di raccolta di uomini e mezzi per il soccorso della popolazione.

Aree di emergenza presenti nel comune di Marostica.

 

Cartografia

Marostica nord, Rischio idraulico-idrogeologico
Marostica sud, Rischio idraulico-idrogeologico
Marostica nord, Rischio incendi boschivi
Marostica sud, Rischio incendi boschivi
Marostica nord, Rischio idropotabile
Marostica sud, Rischio idropotabile
Marostica nord, Rischio chimico-industriale trasporto merci
Marostica sud, Rischio chimico-industriale trasporto merci
Marostica nord, Rischio sismico
Marostica sud, Rischio sismico
Marostica nord, Modello d'intervento
Marostica sud, Modello d'intervento

 

Piano_PC_Marostica_Tav_MI1_2_sud_Modello_d_intervento
19-04-2021

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Piano_PC_Marostica_Tav_MI1_1_nord_Modello_d_intervento
19-04-2021

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Piano_PC_Marostica_Tav_5_2_sud_Rischio_sismico
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Piano_PC_Marostica_Tav_5_1_nord_Rischio_sismico
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Piano_PC_Marostica_Tav_4_2_sud_Rischio_chimico-industr-trasp_merci
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Piano_PC_Marostica_Tav_4_1_nord_Rischio_chimico-industr-trasp_merci
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Piano_PC_Marostica_Tav_3_2_sud_Rischio_idropotabile
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Piano_PC_Marostica_Tav_3_1_nord_Rischio_idropotabile
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Piano_PC_Marostica_Tav_2_2_sud_Rischio_incendi_boschivi
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Piano_PC_Marostica_Tav_2_1_nord_Rischio_incendi_boschivi
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Piano_PC_Marostica_Tav_1_2_sud_Rischio_idraulico-idrogeologico
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Piano_PC_Marostica_Tav_1_1_nord_Rischio_idraulico-idrogeologico
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Piano_PC_Marostica_Tav_5_2_sud_Rischio_sismico
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