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Passaggio di proprietà di veicoli ed altri beni mobili registrati

Ultima modifica 4 gennaio 2022

Dal 4 luglio 2006 è possibile rivolgersi all'Ufficio Anagrafe del Comune per autenticare la firma sulle dichiarazioni aventi per oggetto i passaggi di proprietà di beni mobili registrati ai sensi del Decreto Legge n. 223 del 4 luglio 2006, convertito con Legge 248/2006.

Il venditore deve redigere l'atto di vendita sul retro del certificato di proprietà, nei riquadri M e T, indicando i dati dell'acquirente (cognome, nome, luogo e data di nascita, indirizzo, codice fiscale) e prezzo di vendita. Qualora il certificato di proprietà fosse digitale è necessario che l'interessato lo scarichi in formato cartaceo: con un telefonino abilitato, si inquadra il codice QR nella ricevuta e il documento viene visualizzato, collegandosi poi al sito indicato nelola ricevuta e inserendo il codice fornito si può scaricare il documento.

L'ufficio anagrafe provvede ad autenticare la firma (collegamento con informativa autentica  di firma) sull'atto di vendita.

Nessuna consulenza può essere offerta per la compilazione del modulo, in quanto la competenza è solo relativa all'autentica e non anche ai termini del contratto. Assistenza a tal riguardo può essere richiesta agli Sportelli telematici dell'automobilita.

Il dipendente comunale che esegue l'autenticazione della firma NON deve effettuare alcuna attività di accertamento riguardo la titolarità del bene mobile registrato e NON può essere considerato responsabile in merito ad eventuali false dichiarazioni e NON dovrà essere effettuata dall’autenticatore alcuna valutazione in merito al contenuto dell’atto. Perciò il funzionario comunale deve limitarsi ad autenticare la firma apposta in sua presenza e non è tenuto ad entrare nel merito della veridicità della dichiarazione resa .

Avvertenze

Entro i 60 giorni successivi all'autentica della firma l'acquirente deve:

- registrare il passaggio di proprietà presso l'ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che rilascerà il certificato di proprietà aggiornato;

- richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione all'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile.
La mancata richiesta di aggiornamento del certificato di proprietà e della carta di circolazione determina l'applicazione, in caso di controllo su strada, di sanzioni monetarie oltre al ritiro della carta di circolazione ai sensi dell'art. 94 del Codice della Strada.

Pertanto, rivolgendosi direttamente ad uno STA (sportello telematico dell'automobilista) si può oltre che autenticare la firma anche espletare l'intera pratica del trasferimento di proprietà.

Approfondimenti sul sito dell'Aci - Automobile club d'Italia 

 

Il venditore deve presentarsi personalmente allo sportello con:

  • l'atto debitamente compilato in ogni sua parte;
  • documento di identità valido;
  • marca da bollo del valore corrente (euro 16).

Non è necessaria la presenza del compratore, ma bisogna sapere i suoi dati.
Se la vendita è effettuata da un privato, la firma da autenticare è quella del soggetto che risulta dal certificato di proprietà, mentre nel caso di società dovrà essere autenticata la firma di chi ha il potere di straordinaria amministrazione ed è necessaria la visura camerale.
Se il veicolo è cointestato, è richiesta l'autentica di tutti i proprietari.

Nel caso in cui il venditore non sia in possesso del certificato di proprietà del mezzo, deve presentare il foglio complementare e predisporre una dichiarazione unilaterale di vendita (collegamento a dichiarazione di vendita).
Nel caso il bene mobile sia intestata a persona deceduta, l'erede o gli eredi devono fare una dichiarazione di accettazione di eredità e di vendita (nel caso venga venduto il bene mobile) o solo di accettazione di eredità nel caso ci sia la sola intenzione di intestarsi il bene. Quindi l'autentica deve essere fatta su tale dichiarazione e non sul certificato di proprietà (vedasi casistica modelli in calce).

Costi

marca da bollo da euro 16

diritti di segreteria euro 0,52

 

Normativa di riferimento

 Decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006 "Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonchè interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale".

 

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